Maternità - Ultimi articoli inseriti https://suivet.it/maternita.aspx http://www.rssboard.org/rss-specification mojoPortal Blog Module it-IT 120 no Neonati e temperatura (Dott. Claudio Mazzoni)

In ogni sala parto che mi è capitato di visitare, ho sempre avuto ben chiara l’importanza del raffreddamento nel suinetto neonato come causa principale dalla mortalità sia da denutrizione e diarrea che da schiacciamento. È sempre molto difficile far passare quanto sia utile garantire un adeguato apporto di calore già a partire dalle prime ore di vita proprio al fine di evitare quel fatidico colpo di freddo che tanta responsabilità ha nell’insorgenza della diarrea neonatale.

L’esperienza di tutti i giorni ci dimostra quanto sia importante la lampada posizionata all’interno della gabbia parto, tuttavia è opportuno farsi una qualche domanda soprattutto in relazione alle prime ore di vita, come ben si evince dal video allegato. In questo caso infatti, le lampade sono ben posizionate in quella che sarà l’area nido, ma dove si trovano i suinetti? Infatti i neonati nelle prime 24/48 ore di vita, rimangono nelle vicinanze della mammella della madre. È una vera e propria condizione fisiologica dove richiami olfattivi (latte e feromoni), termici (la mammella ha una temperatura più alta della scrofa stessa) e tattili (la pelle della ghiandola, si comporta come un adesivo verso il suinetto) abbinati ad una naturale difficoltà di deambulazione del neonato, lo trattengono inevitabilmente nell’area della mammella. Quindi non ci deve sorprendere il fatto che più lampade, posizionate in punti strategici della gabbia, in corrispondenza del parto e nelle successive 24 ore, diano risultati decisamente più importanti che la sola lampada posizionata nel lontano nodo.

Ne è una dimostrazione la, seppur datata, prova del dott. Morrison et al. (1983) che, durante il parto, mise a confronto un sistema di riscaldamento tradizionale, con una lampada sola posta nel nido, ed un sistema più innovativo, con tre lampade per scrofa, due ai lati ed una dietro (Figura 1).

Posizionamento lampade
Figura 1:lampade adeguatamente posizionate nelle ore successive al parto, danno migliori risultati rispetto all'usuale lampada posizionata nel "lontano" nido

I risultati parlano chiaro, +1.4 suinetti vivi per scrofa dopo la selezione dei primi 7 giorni. Interessante è la lampada posta sul retro della scrofa, non è un caso infatti che il maggiore sbalzo termico il suinetto lo avverta proprio al momento della venuta al mondo, quindi è qui che si rende necessario creare un ambiente favorevole al neonato sebbene sia di non facile posizionamento per motivi strutturali. Dove probabilmente nelle prime 24 ore di vita, abbiamo il risultato più interessante è però ai lati della scrofa! La sola lampada posta nel nido, rischia di essere poco utile. Infine dopo 24-48 ore dal parto, la rimozione delle lampade e lo spostamento di una di esse nell’area nido, sancisce la fine di questa decisiva prima fase di vita dei suinetti. Questo ultimo passaggio, ha anche lo scopo di educare i suinetti a non stare troppo vicino alla scrofa evitando così pericoli che, dopo le prime ore di vita, sarebbero davvero inutili. A questo riguardo, vale la pena fare una precisazione sul sopra citato posizionamento della lampada ai lati della scrofa. Dobbiamo infatti fare in modo che il cono del calore sviluppato dalla lampada stessa, non sia rivolto verso la scrofa, ma al suo lato o, qualora lo spazio non lo consenta, verso il lato interno della sponda della gabbia questo per riscaldare l’area a fianco della madre, ma tenere i suinetti lontano da possibili schiacciamenti.

A questo punto non ci resta che provare!

 


Dott. Claudio Mazzoni
]]>
https://suivet.it/neonati-e-temperatura.aspx mazzoni@suivet.it (Dott. Claudio Mazzoni) https://suivet.it/neonati-e-temperatura.aspx https://suivet.it/neonati-e-temperatura.aspx Fri, 30 Nov 2018 07:54:00 GMT
Pulizia ed igiene come prima difesa! (Dott.ssa Lucia Tagliaferri)

La pulizia e l’igiene sono principi piuttosto radicati nella cultura di molti di noi e sono le condizioni essenziali su cui si basa la prima difesa dalle malattie.

Se proviamo a pensare alle criticità dei diversi reparti presenti nei siti uno, la sala parto ricopre probabilmente un ruolo di primo piano sotto l’aspetto del controllo dell’igiene e della pulizia. In effetti è l’ambiente all’interno del quale la scrofa ed i suinetti mettono con grande frequenza a contatto ferite ed abrasioni con le feci. Pensiamo ad esempio al momento del parto, alle micro lesioni che la scrofa si procura all’atto dell’espulsione di ciascun feto o alle abrasioni della spalla dovute al logorio da decubito già a metà lattazione. Oppure per quanto riguarda i suinetti possiamo avere lo sfregamento del carpo all’atto della suzione, traumi apportati da strutture o dalla scrofa stessa, castrazione e taglio della coda per citare i più importanti. Tutti questi eventi agevolano notevolmente l’ingresso di patogeni all’interno dell’organismo, rendendo di fatto la sala parto un ambiente che non ha eguali, per le possibilità di trasmissione di patogeni. Vediamo i punti chiave per affrontare la questione:

Management Azione Utilità
Lavaggio degli ambienti Lavaggio, detersione, lavaggio, asciugatura, disinfezione, asciugatura Il disinfettante lavora meglio se l’ambiente è pulito.
Trasferimento delle scrofe L’ideale è che trascorrano almeno 5 giorni dall’asciugatura della gabbia A questo punto la curva di abbattimento della carica batterica nella gabbia parto, è minima.
Lavaggio delle scrofe Lavare, detergere e lavare La gabbia parto pulita si contamina più lentamente e la mammella sarà più sana.
Età di manipolazione dei suinetti Trattamenti di routine, taglio della coda, castrazione eseguiti in un’unica soluzione tra i 3 ed i 5 giorni di vita Il sanguinamento di questi suinetti è inferiore di quelli più grandi. Inoltre la gabbia risulta ancora poco contaminata dalle feci della madre di quanto non sarebbe a 7 giorni.

L’enorme difficoltà nel rispetto dei primi due punti vede come causa la mancanza di una consapevole gestione dei flussi. Infatti in molte realtà zootecniche e, specialmente in autunno, si ha un eccesso di coperture che determina un importante incremento dei flussi di scrofe gravide verso la sala parto quindi la necessità di far spazio alle scrofe che devono partorire e poco tempo per pulire correttamente.

Per quanto riguarda il lavaggio delle scrofe è necessario riuscire a ritagliare un posto adeguato e coperto e poter utilizzare acqua calda, specialmente in inverno! Inoltre, è bene sottolineare che le scrofe avrebbero solo bisogno di essere pulite bene dalle feci accumulate durante la gestazione (in particolare a livello degli arti, della mammella e dell’area perivulvare), mentre la disinfezione è un passaggio in più che potremmo definire superfluo e da effettuare eventualmente solo con prodotti idonei, registrati e non pericolosi per la scrofa gravida e per il personale che li utilizza. Inoltre è doveroso ricordare che il suinetto ha un palato molto fine e il gusto sgradevole della mammella disinfettata potrebbe compromettere l’assunzione regolare del colostro nelle prime ore di vita.  

Per quanto riguarda i trattamenti di routine sui suinetti è buona norma manipolare l’animale il minor numero di volte possibile poiché sappiamo bene che ogni volta che prendiamo in mano un suinetto, gli procuriamo un forte stress, perturbando così il suo equilibrio immunitario.

Inoltre se la gabbia parto è molto contaminata, già subito dopo la nascita è possibile che si instaurino delle infezioni a livello di cordone ombelicale (onfaliti) in grado di cronicizzare e di far esprimere al meglio la predisposizione genetica, ove presente, all’ernia ombelicale che comparirà tipicamente a fine svezzamento oppure, cosa ancora più grave, favorirà la formazione di piccoli ascessi disseminati a livello polmonare.

Vale la pena inoltre ricordare che tutti i patogeni non aspettano altro che l’occasione per fare breccia in un organismo immaturo e poco difeso. Ecco che allora la combinazione suinetto neonato e stressato con la gabbia parto contaminata, è in grado di spiegare un bel po’ di problemi.


Dott.ssa Lucia Tagliaferri
]]>
https://suivet.it/pulizia-ed-igiene-come-prima-difesa.aspx tagliaferri@suivet.it (Dott.ssa Lucia Tagliaferri) https://suivet.it/pulizia-ed-igiene-come-prima-difesa.aspx https://suivet.it/pulizia-ed-igiene-come-prima-difesa.aspx Sat, 17 Mar 2018 11:09:00 GMT