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Suinicoltura + Suinicultura

Affrontiamo oggi quello che, almeno a detta dei maggiori consulenti internazionali, viene ritenuto il punto chiave della gestione di qualsiasi azienda di suini.
Letteralmente il Pig Flow vuol dire flusso dei suini. Tanto per incominciare si parla di flusso cercando di richiamare quello che in natura avviene lungo il corso d’acqua, dalla sua origine alla foce. Quindi potremo parlare di: sorgente, ruscello, torrente, fiume e mare in un continuo crescendo che, in termini di volumi d’acqua, parte dal poco per giungere al tanto. Diradando le nubi di questa metafora ecco che la sorgente diventa la gestazione, il ruscello la sala parto, il torrente lo svezzamento, il fiume il magronaggio ed il mare l’ingrasso.
Lo scopo fondamentale del Pig Flow è quello di organizzare il transito di gruppi di suini negli spazi aziendali. In questa sede analizzeremo il Pig Flow della scrofaia. Questo sistema di lavoro è basato sulla gestione razionale delle coperture per gruppi di scrofe, da effettuare con un certo margine di sicurezza (definito grado di tolleranza o portata) in previsione di quelli che sono i parti previsti per quell’azienda.
Questa organizzazione degli eventi permette di pianificare, in maniera abbastanza ragionevole, la regolare produzione dei suini a valle. Ecco che come per incanto ci troviamo all’interno di un metodo di lavoro che organizza, prevede e pianifica le varie fasi della vita produttiva aziendale ed è in grado di fare il più delle volte la differenza. Un elemento fondamentale da conoscere, perché tutti i reparti del nostro flusso funzionino al 100%, è chiaramente quello degli spazi, quindi la planimetria dell’azienda. Ecco perchè è fondamentale avere quanti più dettagli possibili al riguardo, così da sapere quante scrofe posso fecondare, tenendole poi in gabbia per un ceto numero di giorni, quindi il numero dei box disponibili e le loro dimensioni per completare la gravidanza, ed ancora le gabbie parto presenti, i posti in svezzamento per un numero di settimane adeguato alle esigenze dell’allevamento e così via. Questo è quello che viene definito il dimensionamento dell’azienda.
Alla base del successo di questo metodo di lavoro c’è il considerevole equilibrio zootecnico sanitario che si realizza sia per il rispetto dei tempi di permanenza nei diversi reparti e dei m2 per animale, sia per una più omogenea età di svezzamento dei suinetti e di lattazione delle scrofe. Certo non è possibile sostenere che tutto ciò venga rispettato sempre e comunque, ma è possibile affermare che il metodo in questione è in grado di fornire le basi per riuscirci.
Per convenzione il Pig Flow è suddiviso in settimane denominate anche bande ove l’evento aziendale culmine è rappresentato dallo svezzamento. Svezzando una volta per settimana si parlerà di banda settimanale, mentre svezzando ogni due o tre settimane si parlerà di banda bi- o tri-settimanale e così via. Solitamente la banda viene fatta incominciare o al lunedì, per finire alla domenica successiva, o al giorno seguente quello dello svezzamento, ad esempio il venerdì per chi svezza al giovedì, e quindi fatta finire il giorno dello svezzamento della stessa banda, nel nostro esempio il giovedì.
La messa a punto dello strumento (tabellone dei flussi), in grado di realizzare questo metodo di lavoro sarà l’oggetto dei prossimi articoli.