…VISTO ED ELABORATO PER VOI DALLE JRP 2012… (by Mario Gherpelli)
Dalle Journées de la Recherche Porcine (Giornate della Ricerca Suina – JRP), 44a edizione: "Relazione tra la nota di vitalità dei suinetti alla nascita e il tempo di accesso alla mammella: effetto sulle ulteriori performances" - Le Treut Y., Sacy A., Chevaux E., Guillou D. (Lallemand, Blagnac Cedex)
Introduzione
La performance dei suinetti in sala parto non è legata solo al loro peso alla nascita ma anche alla loro maturità e vitalità nelle prime ore di vita (Sacy et al, 2010). E’ per questo motivo che la selezione genetica mira ad ottenere suinetti vigorosi alla nascita, che siano in grado di raggiungere in breve tempo la mammella ed assumere sufficienti quantitativi di colostro di buona qualità.
Per studiare il comportamento alla nascita e limitare quanto più possibile la soggettività dell’operatore nell’attribuzione delle note di vitalità ai suinetti, diversi studi hanno proposto misure indirette di vari parametri: la funzione respiratoria, i tempi di reazione post-nascita (per alzarsi, rompere il cordone ombelicale, raggiungere la mammella), descrizioni comportamentali (vocalizzazione, movimenti e stazione quadrupedale) o morfologiche (colore, dimensioni corporee).
Questa ricerca fa riferimento ai dati raccolti in un allevamento commerciale del Sud Ovest della Francia nel corso del 2008, tra i quali sono stati utilizzati alcuni di questi parametri, incrociandoli però con altri dati relativi al parto e correlandoli con le performances ulteriori dei suinetti.
Materiali e metodi
L’allevamento oggetto di studio era un moltiplicatore di circa 500 scrofe Landrace x Duroc.
36 scrofe con ordine di parto da 1 a 8 sono state seguite al parto, per un totale di 520 suinetti monitorati singolarmente (484 nati vivi, di cui 4 rianimati, 20 nati morti e 16 mummificati).
Tutti i parti sono stati indotti mediante prostaglandine somministrate al 114° giorno dalla prima inseminazione.
All’espulsione di ogni suinetto venivano registrati l’ora, il numero progressivo di nascita nella covata, la presentazione (anteriore o posteriore), la presenza o meno di meconio ed il sesso.
Ogni suinetto veniva pesato prima della prima poppata, a 2 e 7 giorni di vita.
Per ogni suinetto venivano registrati il tempo di rottura del cordone ombelicale e il tempo intercorso tra la nascita e le prime suzioni al capezzolo.
Nel corso dei primi 15 secondi dalla nascita venivano osservati il comportamento respiratorio e la mobilità di ogni suinetto, utilizzando uno score di vitalità da 0 a 3 (Sacy et al, 2010):
0: il suinetto è un nato morto o rianimato;
1: il suinetto resta nella posizione in cui è stato espulso e non si muove, respira o tenta di respirare;
2: il suinetto si posiziona sul ventre e può presentare movimenti della testa, restando immobile con il resto del corpo;
3: il suinetto si muove con tutto il corpo e cerca di assumere la stazione quadrupedale.
Nelle analisi statistiche adottate si è tenuto conto dell’ordine e dei tempi di nascita.
Risultati
La nota di vitalità diminuiva con l’ordine di nascita.
I suinetti del primo terzo della covata, paragonati ai seguenti, erano i più vigorosi ma, sorprendentemente, i più lenti a rompere il cordone (8 min contro 6 min, p<0,05) e a raggiungere la mammella (35 min contro 24 min, p<0,05). Tuttavia, cumulando l’intervallo di nascita e l’intervallo per le prime suzioni, i suinetti nati nel primo terzo della covata erano anche i primi ad accedere alla mammella, potendo assumere un colostro di migliore qualità.
I suinetti nati autonomamente erano anche i più rapidi nei tempi cumulativi (nascita + suzione) rispetto a quelli estratti manualmente dall’operatore (2h10 contro 3h01, p<0,01).
I suinetti ricoperti di meconio (di vitalità inferiore: 1,36 contro 1,54, p<0,01) erano però più rapidi nell’accedere alla mammella, mentre la presentazione e il sesso non avevano nessuna influenza su questo intervallo.
Per quanto riguarda le performances di crescita fatte registrare a 2 e 7 giorni dal parto, i valori registrati sono fortemente correlati all’indice di vitalità registrato (Tab. 1).
Tab.1: Correlazioni tra la nota di vitalità al parto e le performances di accrescimento nella prima settimana di vita
IPG a 48h
(g/die) |
<=30 |
31-95 |
95 |
p |
Indice di vitalità |
1,56a |
1,65ab |
1,77b |
<0,001 |
IPG a 7 giorni
(g/die) |
<=140 |
141-200 |
>200 |
p |
Indice di vitalità |
1,52a |
1,55a |
1,73b |
<0,001 |
Discussione e conclusioni
Gli indicatori di vitalità utilizzati e la nota di vitalità che li sintetizza sono coerenti e apportano informazioni complementari perché, nel corso del parto, sembra si succedano almeno due fasi:
fase 1: la scrofa si dedica all’espulsione dei suinetti e ignora i primi nati che cercano di raggiungere i capezzoli;
fase 2: la scrofa, sdraiata su un lato, offre le mammelle e richiama i suinetti con grugniti particolari. Infine, i primi suinetti che poppano accelerano l’arrivo alla mammella dei fratelli nati dopo, attraverso le vocalizzazioni e l’odore del colostro fuoriuscito.
La sola misura del tempo di rottura del cordone ombelicale non è un indicatore sufficiente di vitalità. Infatti, la lunghezza del cordone varia di poco e, in generale, i primi suinetti a nascere sono quelli anatomicamente collocati più vicino al collo dell’utero, accedendo talvolta alla mammella senza nemmeno aver strappato il cordone.
Il tempo per accedere al capezzolo è un indicatore non del tutto attendibile, venendo alterato da vari fattori (la scrofa si gira o si colloca in posizione sternale, differenze comportamentali tra le fasi del parto, ecc...), mentre il tempo cumulativo (intervallo di nascita + intervallo di arrivo alla mammella) appare più pertinente. Anche l’ordine di arrivo dei suinetti alla mammella sembra essere un indicatore interessante.
La griglia delle note di vitalità utilizzata (da 0 a 3) è pertinente con diversi parametri che riguardano il parto, anche se l’inclusione in termini assoluti dei suinetti nelle varie categorie (n24 in classe 0; n205 in classe 1; n272 in classe 2; n3 in classe 3) rende auspicabile un’ulteriore suddivisione a partire dalla classe 2, con la creazione di una griglia a 5 classi invece che a 4. Ad esempio: nota 2) il suinetto si posiziona sul ventre, muove la testa ma il corpo resta immobile; nota 3) il suinetto resta sul ventre, muove la testa e comincia a muoversi ma senza tentare di alzarsi.
Questa nota rapida e facile da attribuire ha il grande vantaggio di liberare lo sperimentatore da protocolli molto onerosi nella valutazione classica degli indicatori di vitalità (videocamera e analisi comportamentale) e può essere messa in pratica senza grandi difficoltà sia in allevamenti di produzione sia in centri di selezione per le linee femminili o laddove si renda necessario confrontare la fase del peri-parto per qualsiasi studio sulle covate.