L’assistenza al parto è, nell’allevamento suino, una delle operazioni che più incidono sul numero di suinetti prodotti per scrofa e per anno. L’operatore che assiste ai parti ha l’obbiettivo di massimizzare il numero di suinetti vivi, cercando di:
a) ridurre il numero dei nati morti mediante un controllo regolare dei ritmi di espulsione dei suinetti eventualmente intervenendo farmacologicamente e/o manualmente in caso di necessità.
b) limitare la mortalità neonatale dei soggetti più deboli e soprattutto degli schiacciati.
In questa fase produttiva (unitamente all’inseminazione) la scrofa torna ad essere l’animale singolo oggetto delle attenzioni dell’uomo, contrariamente alle altre fasi in cui l’attenzione dell’allevatore è rivolta al gruppo.
Ecco che allora diventa importante ciò che conosciamo di quel singolo animale: l’età, il numero di parti, il carattere, ecc… cioè tutta la carriera riproduttiva (se sono stati raccolti i dati!) e quanto più sappiamo di esso, tanto più possiamo prevederne il comportamento al parto e decidere quanto del nostro tempo e della nostra attenzione siano necessari.
Supponendo che molti dati siano stati raccolti nei parti precedenti, questi li dobbiamo anche leggere, e se le scrofe da seguire sono molte … corriamo il rischio di “sprecare” del tempo sugli animali sbagliati.
Ma c’è una soluzione.
Quando abbiamo stampato la scheda della scrofa da portare in sala parto con tutti i dati relativi (magari alla sera, con calma) fermiamoci a leggerla, valutiamone il carattere, se è nervosa, se ha già avuto parti con nati morti, se schiaccia facilmente ecc… |