La pressione dell’opinione pubblica in materia di benessere animale, sta (lentamente) sensibilizzando quanti lavorano in zootecnia: stanno cambiando un po’ alla volta l’atteggiamento e l’attenzione verso gli animali in allevamento.
Dal 1° gennaio 2013 le scrofe devono essere alloggiate in box dalla quinta settimana di gravidanza fino ad una settimana prima del parto, mentre è ancora consentito alloggiare le scrofe in gabbia individuale dal giorno dello svezzamento fino a 28 giorni di gravidanza.
Ma come sono state progettate e realizzate le gabbie che stiamo utilizzando?
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Non è raro riscontrare gabbie inadatte ad un corretto contenimento delle scrofe.
Per esempio: tradizionalmente si è sempre utilizzata una gabbia larga 60 cm, ma se facciamo attenzione, le scrofe più grandi non hanno una buona libertà di movimento, tant’è che attualmente viene riconosciuta più consona una larghezza di 70 cm, riservando le gabbie strette alle sole scrofette. |
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In questa scheda presentiamo la soluzione adottata da un allevatore che, affidatosi alla ditta costruttrice per la realizzazione e posa in opera delle sue gabbie gestazione, ha successivamente verificato che erano troppo basse: il margine inferiore della parete della gabbia era troppo basso, troppo vicino al pavimento. Le scrofe non riuscivano a riposare in maniera fisiologica, con le zampe distese, e spesso ne risultavano zoppìe.
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Cosa fare?
Ha tagliato un pezzo del margine inferiore della gabbia, nella parte posteriore, in corrispondenza delle gambe delle scrofe.
In questo modo, si è aperto un varco nella parete, che permette alle scrofe di distendere gli arti posteriori in maniera fisiologica.
Una scrofa che ha la possibilità di rimanere in decubito corretto è una scrofa con meno stress, quindi sicuramente più produttiva! |
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