Il tabellone dei flussi è uno strumento che deve essere compilato con cadenza settimanale, possibilmente sempre lo stesso giorno, l’evento principale è rappresentato dallo svezzamento, pertanto svezzando una volta per settimana si parlerà di banda settimanale, mentre svezzando ogni due o tre settimane si parlerà di banda bi- o tri-settimanale e così via. Con piccoli accorgimenti il tabellone è in grado di gestire tutti i tipi di banda.
Solitamente la banda viene fatta incominciare o al lunedì, per finire alla domenica successiva, o al giorno seguente quello dello svezzamento ad esempio il venerdì per chi svezza al giovedì e quindi fatta finire il giorno dello svezzamento della stessa banda, nel nostro esempio il giovedì.
Per semplificare le cose il tabellone dei flussi è suddiviso in 3 sezioni.
Cercherò molto schematicamente di elencarle (vedi figura), tenendo conto che per ognuna sarebbero necessari approfondimenti, utili per padroneggiare al meglio lo strumento.
 

Struttura del tabellone del flusso

1. Sezione delle fecondazioni

Qui devono essere riportate in progressione, dall’alto verso il basso, i numeri delle settimane dell’anno. Inoltre, una volta stabilito il criterio di definizione della banda (vedi sopra), si definisce la settimana relativa dal-al (es: banda2: 9gen-15gen). Di seguito vengono indicate le fecondazioni realmente effettuate durante la banda, suddividendole almeno in 3 categorie: svezzate, scrofette e ritorni. Nel nostro tabellone abbiamo inserito anche le RTD, ovvero le ritardatarie coperte. Si tratta delle scrofe svezzate settimane addietro e venute in estro in ritardo. In fine, non certo per importanza, il teorico delle coperture, ovvero quante scrofe devono essere inseminati per banda al fine di avere sempre piene le nostre gabbie parto. Quest’ultimo può essere ricavato in base alla fertilità aziendale degli ultimi tre anni, anche se deve tenere conto di numerose variabili quali: cambio dell’addetto alla gestazione, eventi morbosi e quant’altro sia in grado di influenzare questo parametro. Oppure, più semplicemente, può essere autoalimentato, di settimana in settimana, in una sorta di “navigazione a vista” dipendente dagli eventi che periodicamente interessano la gestazione. In ogni caso deve avere un’oscillazione di alcune coperture (±5%) per permettere al tecnico una certa flessibilità, molto utile da un punto di vista psicologico. Altro dato è quello delle scrofe ferme, cioè quelle che non sono ancora venute in calore dopo lo svezzamento e sono riferite a quelle svezzate la settimana precedente.

2. Sezione della gestazione

In questa sezione, letta con senso da sinistra verso destra, vengono raffigurate le 16 settimane di gestazione. Il totale delle coperture deve essere quindi riportato, una volta conclusa la banda, nella casella 1 corrispondente. L’aggiornamento settimanale farà in modo che, quando si completa una nuova banda, vengano aggiornate anche le bande precedenti, facendole avanzare di una casella di gestazione, verso destra. In questo modo si realizza visivamente una scaletta di numeri che rappresentano le scrofe realmente gravide di ciascuna banda. Già! Realmente gravide perché, sempre durante l’aggiornamento settimanale, bisognerà sottrarre quelle scrofe della banda che, per un qualsiasi motivo, non lo sono più.

3. Sezione degli eventi

Nel nostro tabellone qui ritroviamo diversi eventi che riguardano la settimana (banda) di copertura. Quindi la percentuale di fertilità all’ecografia e quella di messa in parto reale (MiP), oltre che la data parto prevista. Inoltre possono essere utili le registrazioni di altri eventi quali gli scoli vulvari, la mortalità e gli eventuali aborti avvenuti sempre sulle scrofe della data di inseminazione. 

Il grande merito di questo metodo di lavoro è proprio quello di permettere un’organizzazione, quindi una previsione e una pianificazione delle attività dell’azienda. L’esempio classico è quello in cui, nonostante che ci si sia attenuti al teorico delle coperture (organizza), si verifichi, dopo l’ecografia, un’eccessiva perdita di gravidanze. Ora, al di là delle causa di questo evento, che andranno ricercate nelle opportune sedi, c’è che il lavoro continua e l’impostazione mentale dell’imprenditore suinicolo deve essere già proiettata verso il futuro. Quindi, quando la banda in oggetto arriverà a compiere la settimana 12 di gestazione mi sarà piuttosto facile vedere sul tabellone che sarà un po’ “scarica” e rischierà di incorrere in una ulteriore perdita di produzione se allo svezzamento non verrà “rinfoltita” adeguatamente (prevede). Dovrò pertanto cominciare a stimolare, con buon anticipo, un certo numero di scrofette in più del previsto che, inserite allo svezzamento della stessa banda, me ne permetteranno un recupero produttivo efficace (pianifica).
Ricordiamo infine che le voci del tabellone qui rappresentate sono solo un esempio, frutto dell’esperienza personale, e quindi quasi mai valide nella loro totalità in tutte le aziende e potranno essere sostituite od integrate da altre voci, in virtù proprio di quel dinamismo che, come abbiamo già detto, è tipico di questo metodo di lavoro.