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Suinicoltura + Suinicultura

Diagnosi delle malattie del sistema respiratorio suino

(dott. Anna Luciani)

Nel corso del ‘RESPIRATORY HEALTH SEMINAR’ svoltosi a Ghent il 13 e 14 ottobre 2022, il Dottor Philip Vyt ha approfondito il tema della diagnosi delle malattie del sistema respiratorio del suino. Un argomento estremamente attuale e con un importante risvolto nella vita lavorativa di tutti i giorni.

Sono stati divisi i problemi respiratori in 3 categorie

Patologie su base infettiva

-          Sintomi: specifici o aspecifici
-          Diagnosi: da segni clinici e/o necroscopie e da test diagnostici

Patologie non infettive

-          Sintomi: specifici o aspecifici
-          Dovuti da condizioni ambientali sfavorevoli come ventilazione, ammoniaca, umidità, polveri. Insieme di fattori che portano all’irritazione o al danno della mucosa respiratoria

Fattori predisponenti/complicazioni

-          Di tipo manageriale come densità elevata, unione di gruppi differenti ecc.


Sono state successivamente approfondite le patologie tipiche del sistema respiratorio su base infettiva. Di seguito un sunto per ognuna dei principali segni clinici e delle metodologie diagnostiche.

Foto 1: PRRS, cianosi auricolare

PRRS

Segni clinici:
• Segni respiratori (tosse cronica non produttiva)
• Turbe riproduttive (aborti, aumento del numero dei mummificati, riduzione del numero dei nati vivi..)
• Ritardo di crescita nei suinetti

Metodologie diagnostiche:
• Sierologia (ELISA): nella fase subacuta/cronica
- Gli anticorpi compaiono a distanza di 18-21gg dall’infezione
- Non si riescono a distinguere le diverse tipologie di anticorpi (materni, da infezione, da vaccinazione)
• Diagnosi mediante ricerca del virus nel sangue (PCR): nella fase acuta della malattia
- Finestra temporale ridotta: la viremia è di 3-4gg per la scrofa, decisamente più elevata nei lattoni e nei suinetti sottoscrofa
- L’RNA è molto instabile
- Per distinguere il virus di campo da quello vaccinale occorre fare il sequenziamento (colture virali)

 

Foto 2: influenza, grassi con truogolo pieno

INFLUENZA

Segni clinici:
• Sintomi respiratori acuti
• Aborti (da ipertermia)
• Problemi respiratori cronici in sala parto

Metodologie diagnostiche:
• Ricerca del virus: PCR, colture cellulari (BAL, polmone, saliva)
• Ricerca degli anticorpi: nessuna differenza tra il ceppo di campo e quello vaccinale (titolo infezione vaccinale meno di 1:320)

 

 

 

 

Foto 3: PMWS, dimagramento da PCV2

PCV2

Segni clinici:
• Forma clinica Deperimento (PMWS)
• Forma subclinica
• Forma enterica
• Forma respiratoria
• Dermatite Nefrite (PDNS)
• Forma riproduttiva: Aborti Morte fetale

Metodologie diagnostiche:
• Individuazione e quantificazione del virus (PCR)
• Sierologia:
- Tenendo conto che le IgM sono presenti dagli 8 agli 80 giorni post infezione
- IgG: sono presenti dopo 14 giorni dal contatto con il virus

 

Foto 4: APP, forma iperacuta

ACTINOBACILLUS PLEUROPNEUMONIAE (APP)

Segni clinici:
• Morte acuta
• Pleurite come conseguenza
• PRDC

Metodologie diagnostiche:
• Batteriologico e tipizzazione nel caso di morte acuta
• PCR dal polmone
• Sierologia: si utilizza nei casi di PRDC per valutare quando ha avuto inizio l’infezione
- APX4: si ricercano gli anticorpi prodotti nei confronti della tossina IV, che iniziano ad essere prodotti dopo 4-6 settimane dall’infezione
- Anticorpi prodotti nei confronti del corpo batterico (LPS), i quali vengono rilevati a distanza di 3-4 settimane dal contatto con il virus

 

Foto 5:micoplasmosi con scolo nasale

MYCOPLASMA HYOPNEUMONIAE

Segni clinici:
• Tosse cronica a lenta diffusione
• Infezioni secondarie e ritardo di crescita
• PRDC

Metodologie diagnostiche:
• Necroscopia: a livello polmonare si possono notare delle lesioni caratteristiche localizzate in sede ventro-caudale (DD Pasteurella multocida; Influenza)
• Istologia: dal punto di vista istologico si nota un’elevata densità di linfociti e monociti attorno ai bronchi ed ai bronchioli (infiammazione)
• PCR dai polmoni, dal liquido bronco-alveolare
• Sierologia, tenendo presente che gli anticorpi si manifestano a distanza di 4-6 settimane dall’inizio dell’infezione

 

LESIONI DA ASCARIDI
Segni clinici:
• Segni respiratori cronici con lesioni caratteristiche al fegato (milk spots) e ai polmoni

Metodologie diagnostiche:
• Esame delle feci
• Lesioni epatiche e polmonari
• Sierologia

Foto 6: malattia di Glasser, formazione di scarti

HAEMOPHILUS PARASUIS

Segni clinici:
• Ritardo di crescita
• Poliartriti
• Dispnea

Metodologie diagnostiche:
• Batteriologico
• PCR
• Sierologia che risulta utile per valutare lo stato dell’infezione

 

 

Foto 7: rinite atrofica progressiva

RINITE ATROFICA PROGRESSIVA

Segni clinici:
• Deformazione del setto nasale (P. multocida e B. bronchiseptica)
• Frequenti starnuti, scoli nasali
• Meningiti frequenti

Metodologie diagnostiche:
• Batteriologico
• PCR
.

 

 

 

 

 

 

In conclusione

Questa carrellata di patologie, segni clinici e metodologie diagnostiche sottolinea:

- L’importanza della conoscenza della fisiopatologia delle singole malattie, per comprendere un quadro necroscopico e le relative lesioni, con il fine ultimo di campionare il corretto materiale per i test diagnostici
- L’abilità nell’interpretazione dei testi diagnostici, alla luce dei segni clinici e delle necroscopie

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