(dott. Giusy Romano)
Dopo aver analizzato le misure esterne della biosicurezza, che, sottolineiamo nuovamente, rappresenta il controllo dei fattori coinvolti nella trasmissione degli agenti patogeni, risulta ora indispensabile analizzare anche le sue misure interne.
La biosicurezza interna, che può anche essere definita “biocontenimento”, serve ad evitare la diffusione di un patogeno all’interno dell’azienda e si riassume nelle comuni pratiche igieniche che dovrebbero essere applicate in maniera routinaria all’interno dell’azienda.
Un’opzione, che diversi allevamenti sono soliti adottare, è rappresentata dalla presenza di pediluvi (Foto 1) o di tappetini disinfettanti (Foto 2) all’entrata di ogni capannone, con lo scopo di operare una rapida disinfezione prima dell’ingresso in ogni area dell’allevamento. Questi “bagni disinfettanti” sono sicuramente utili ma solo se ben gestiti, altrimenti potrebbero diventare una fonte di diffusione dei patogeni piuttosto che uno strumento di prevenzione della loro trasmissione. A tal proposito, infatti, bisogna prestare attenzione agli stivali sporchi, che devono essere ben spazzolati, per rimuovere il materiale fecale, prima di essere immersi nel pediluvio o appoggiati sul tappetino disinfettante. Il disinfettante da utilizzare nei pediluvi e nei tappetini deve avere un buono spettro d’azione, quindi deve essere in grado di uccidere tutti i microrganismi, anche in presenza di materiale organico (es: feci), e deve poter mantenere la sua attività anche a basse temperature e a qualsiasi valore di PH. I disinfettanti da preferire sono quelli non ossidanti (aldeidi, fenoli, composti quaternari di ammonio), poiché la loro azione non diminuisce in presenza di materiale organico. La soluzione disinfettante dovrebbe essere cambiata giornalmente, ma, essendo un obbiettivo di difficile realizzazione, si consiglia di cambiarla almeno una volta ogni 3-6 giorni, in quanto una soluzione “satura”, ovvero “piena”, non è più in grado di distruggere i patogeni presenti sugli stivali. La situazione ideale da riscontrare in allevamento sarebbe la presenza di un pediluvio contenente acqua ancora pulita e con presenza di schiuma, ma non eccessiva, poiché significherebbe che la soluzione è stata cambiata da poco. La presenza, invece, di un tappetino con eccessiva presenza di disinfettante assieme ad una massiccia presenza di materiale organico, non rappresenta una situazione ideale di disinfezione, in quanto passare gli stivali, seppur spazzolati, sopra ad un tappetino in queste condizioni non avrebbe alcuna utilità al fine di abbassare la carica batterica, anzi il tappetino stesso rischierebbe di diventare una fonte di contaminazione di agente patogeni.
Foto 1 e 2: esempi di pediluvio e tappetino
La pulizia e la disinfezione degli ambienti dopo ogni ciclo produttivo rappresentano due elementi essenziali per mantenere un elevato standard igienico all’interno dell’allevamento. Il vuoto sanitario è sempre raccomandato, ma questo da solo, anche se di lunga durata, non è in grado di distruggere alcuni agenti patogeni parassitari, come le uova di Ascaridi, Isospora o Eimeria (coccidi), e infettivi, come i Rotavirus o i batteri responsabili della comparsa della dissenteria. Per questo motivi, oltre al vuoto sanitario, è fortemente consigliato effettuare un’adeguata pulizia con detergente seguita da un’efficace disinfezione, il che consentirà di diminuire la pressione infettiva generale, poiché una minore presenza di batteri nell’ambiente riduce drasticamente le opportunità dei batteri stessi di insediarsi negli animali.
Un ultimo, ma non per questo meno importante, elemento da tenere sotto controllo è rappresentato senza dubbio dalla qualità dell’acqua, poiché questa è responsabile di garantire un buono stato di salute degli animali all’interno dell’allevamento. Per questo motivo è di fondamentale importanza che la linea di distribuzione dell’acqua debba essere sempre tenuta pulita e disinfettata ed è essenziale che il disinfettante utilizzato non lasci residui, rimanga stabile fino alla fine della linea di distribuzione e sia sicuro per la salute degli animali. L’ideale sarebbe un’iniziale pulizia e disinfezione, a base di perossido di idrogeno e acido perossiacetico, da effettuare in concomitanza con il vuoto sanitario, per poi proseguire con una disinfezione continua dell’acqua da bere mentre gli animali sono accasati, utilizzando un prodotto a base di perossido di idrogeno.