(dott. Giulia Bini)
La condizione corporea delle scrofe è uno dei parametri fondamentali che bisogna tenere in considerazione per ottimizzare le performance della propria scrofaia. La gestione delle scrofe deve garantire il mantenimento di una condizione corporea che ottimizzi e coniughi il loro benessere, la longevità e ovviamente anche le prestazioni riproduttive. Scrofe troppo magre o troppo grasse vanno spesso incontro a riforme precoci per motivi diversi. Una scrofa con una condizione corporea scarsa darà più facilmente alla luce suinetti più leggeri che, di conseguenza, avranno anche un più basso peso allo svezzamento. Inoltre, scrofe eccessivamente magre potrebbero mostrare intervalli svezzamento-estro più lunghi a causa di una soppressione degli ormoni preposti alla riproduzione. È logico che una severa malnutrizione comprometta non solo le performance riproduttive ma anche la qualità della vita dell’animale che potrà più facilmente essere riformato o, peggio, abbattuto per questioni di benessere.
D’altro canto, una condizione corporea eccessiva delle scrofe durante la gestazione può inficiare negativamente sulla covata in termini di numero, peso dei suinetti e uniformità alla nascita. Scrofe grasse soffrono anche più facilmente di zoppie e laminiti che, di nuovo, compromettono il benessere degli animali e sono fra le principali cause di riforma.
La condizione corporea delle scrofe è quindi un parametro importante sia per il benessere che per le performance, ma non è semplice da misurare in maniera accurata. Tradizionalmente si tende ad eseguire queste misure “ad occhio”, in maniera esclusivamente visiva. Una misurazione eseguita in questo modo è ovviamente soggetta all’errore umano e quindi non la si può considerare ripetibile (ripetibilità è la corrispondenza fra misure eseguite dallo stesso operatore) o riproducibile (riproducibilità è la corrispondenza fra misure eseguite da operatori diversi).
Un’altra metodica a cui si fa ricorso è la misurazione del lardo dorsale che senz’altro è più affidabile e standardizzata della precedente, ma richiede una strumentazione apposita e manodopera aggiuntiva. Anche se diversi studi hanno dimostrato che c’è scarsa correlazione fra una misurazione visiva e una strumentale sul lardo dorsale, la prima continua ad essere quella più usata negli allevamenti perché semplice ed immediata.
Recentemente il SowCaliper (figura 1), un semplice strumento meccanico, è stato utilizzato da vari allevatori in tutto il mondo per valutare la condizione corporea delle scrofe. Il calibro misura sia il lardo dorsale che la massa muscolare che, assieme, permettono di definire la condizione corporea dell’animale. Rispetto alla misurazione visiva, le misure col calibro sono più oggettive e questo permette una valutazione della condizione corporea più accurata..
Fig. 1: Esempio di calibro per scrofa o sow caliper (fonte https://www.nationalhogfarmer.com/)
Tuttavia, sono state condotte poche ricerche per valutare quanto effettivamente la misurazione col calibro sia correlata a quella del lardo dorsale e quindi poi alle performance delle scrofe. Il lavoro descritto in questo articolo è stato condotto appunto per valutare la correlazione fra i due dati e per definire quale sia il range ottimale di misure che la scrofa deve avere prima del parto al fine di mantenere buone performance riproduttive.
Lo studio si è svolto su circa 900 scrofe con ordine di parto variabile dal primo al nono; sono state escluse le scrofette. Il periodo di studio è andato dal 35° al 109° giorno di gestazione e gli animali sono stati gestiti in maniera tale da portare in sala parto scrofe con un BCS (= body condition score, la condizione corporea) valutato visivamente pari a 3.
Sugli animali sono state eseguite le seguenti misurazioni:
· Registrazione del peso individuale;
· Valutazione visiva del BCS (punteggio da 1 a 5 dove 1 è emaciato e 5 corrisponde a obeso);
· Misurazione della profondità del lardo dorsale tramite apparecchio ad ultrasuoni;
· Misurazione tramite calibro
La misura tramite calibro restituisce un valore in unità che vanno da 1 a 30; ogni unità vale 5 mm. Per facilitare l’analisi dei dati, le misure ottenute col calibro sono state divise in 5 categorie (da 1 a 5 in base al range di unità dove 1 è il minimo e 5 il massimo). Per ogni scrofa coinvolta nello studio sono state registrate anche le performance legate alla relativa covata.
Grazie ai dati ottenuti è stato possibile sviluppare un’equazione che, partendo dalla misura col calibro, permette di ottenere il relativo valore di spessore del lardo dorsale. Lo studio condotto ha evidenziato una correlazione positiva fra questi due dati.
Nelle scrofe gestanti prima del parto è raccomandato uno spessore di lardo dorsale dai 18-20 cm. Un allevamento intensivo di riproduttori dovrebbe avere meno del 20% degli animali con uno spessore inferiore ai 15 mm prima del parto. Sotto i 10 mm l’animale è considerato emaciato e in una condizione di benessere compromessa. Uno spessore di lardo dorsale simile corrisponde ad una categoria 1, definita tramite calibro.
La categoria 4 è risultata essere quella ideale. Al 109° giorno di gravidanza lo spessore di lardo dorsale che corrisponde alla categoria 4 va dai 15,6 ai 18mm. La categoria 5 rappresenta quelle scrofe con uno spessore di lardo dai 20 mm in su. Questi animali sono considerabili obesi. Alla categoria 4 del calibro, che per facilità di lettura sullo strumento è indicata da una fascia verde, corrisponde un BCS pari a 3,5; solitamente si consiglia di portare in sala parto animali con BCS pari a 3.
In generale, comunque, il SowCaliper rappresenta uno strumento utile all’allevatore per valutare in maniera più accurata la condizione corporea delle proprie scrofe senza dover ricorrere ad indagini strumentali. È senz’altro una metodica più accurata di una pura valutazione visiva.
A causa della scarsità di studi a riguardo, lo strumento presenta ancora qualche limite. È stato infatti utilizzato solamente su scrofe di almeno un parto (non ci sono dati sulle scrofette nelle quali è raccomandato uno spessore di lardo dorsale leggermente più alto) e la valutazione è durata solamente per una lattazione. Sarebbe interessante estendere la valutazione a più lattazioni o all’intera durata della carriera della scrofa. Infine, l’equazione utilizzata per ottenere lo spessore di lardo dorsale dal calibro risente di variazioni oltre che individuali, anche legate alla genetica che perciò devono essere tenute nelle dovute considerazioni.
Con maggiori studi e valutazioni, il SowCaliper può diventare uno strumento valido in mano all’allevatore per migliorare il benessere delle proprie scrofe e le performance della propria scrofaia!
Tradotto e modificato da: Li, Y., Cui, S., Baidoo, S. K., & Johnston, L. J. (2021). Evaluation of Sow Caliper for body condition measurement of gestating sows. Journal of Swine Health and Production, 29(5), 245-252.