(Dott.ssa Lucia Tagliaferri - Dott. Mazzoni)
L’apparato genitale della scrofetta, è possibile definirlo come quello strumento con cui l’animale dovrà esibirsi all’interno dell’orchestra, cioè la mandria. Il compito del direttore, quindi il nostro compito, è quello di prepararlo in modo adeguato e mantenerlo efficiente nel tempo in modo da garantirci la massima espressione del suo potenziale genetico per almeno 5 o 6 parti.
Possono così essere individuati quattro fattori che influenzano lo sviluppo dell’apparato genitale, di seguito elencati:
- età e peso (discussi in questo articolo)
- genetica (discussa in questo articolo),
- nutrienti ed ormoni (prossimo articolo)
- stato alla prima copertura (prossimo articolo).
Età e peso
L’età ed il peso, sono parametri di facile determinazione nelle aziende da riproduzione, questo anche perché dalla maggioranza degli allevatori, vengono ritenuti fondamentali nella scelta del momento migliore per l’introduzione delle scrofette nel ciclo produttivo, quindi sono la spia per verificare se l’animale è in possesso o meno, dei requisiti minimi per ricevere il primo intervento fecondativo.
Studi storici, ma pur sempre autorevoli, hanno messo in evidenza che se paragoniamo primipare a più alta, con quelle a più bassa prolificità, le prime hanno mediamente 40 giorni in più di vita alla copertura rispetto alle seconde (Tabella 1).
Suinetti nati al primo parto |
Primipare |
Suinetti totali per perto dal 1° al 5° |
Età alla prima inseminazione |
>=11 |
87 |
11.1 |
258 gg |
<=8 |
109 |
9.5 |
218 gg |
Tabella1: M. Rillo 1997
Da qui l’importanza di preparare e scegliere bene la scrofetta al fine di ottimizzarne i risultati al primo parto che, come sappiamo, condizionano significativamente l’intera futura carriera riproduttiva. Il primo passo da fare è preparare correttamente l’animale durante l’acclimatamento, e quindi organizzare un buon piano di adattamento e profilassi. In questa fase intendiamo sottolineare sia il ruolo dell’adattamento ai patogeni della scrofaia, per i quali vi invitiamo a confrontarvi sempre con il vostro consulente veterinario, sia alle strutture, verosimilmente alla gabbia, anche se riteniamo fondamentali l’uomo e l’alimentazione.
Tutti questi fattori sono in grado di condizionare indirettamente l’attività riproduttiva, poiché riescono ad interferire con l’asse ipotalamo-ipofisario e, quindi, con la secrezione degli ormoni sessuali (gonadotropine endogene). Pertanto sia la pubertà che la crescita dei follicoli ovarici e del tasso di ovulazione, ne sono fortemente influenzati. Inoltre, dobbiamo tener conto della capacità di risposta dell’ovaio all’attività delle gonadotropine che è condizionata ad uno sviluppo minimo del tratto genitale. Questo significa che ad un apparato riproduttivo più grande, corrisponde un’attività ovarica maggiore rispetto ad uno più piccolo. Ecco il perché con il trascorrere del tempo, quindi con il susseguirsi dei cicli estrali, l’apparato riproduttivo risulterà più efficiente proprio dal momento in cui sarà più sviluppato e quindi più maturo. Importante sottolineare al riguardo il ruolo del progesterone, vista la presenza di un suo analogo a livello commerciale. Infatti con il susseguirsi dei cicli favorisce lo sviluppo dell’utero ed un aumento di peso dell’ovaio (Martin Rillo 1997).
Per capire la dimensione dell’utero è necessario valutare la lunghezza della vagina, in effetti all’aumentare della lunghezza della vagina, aumenta anche la lunghezza dell'utero e, molto interessante, la cosa è stata quantificata anche numericamente (Tabella 2).
|
Utero
|
Vagina cm |
Corno sinistro cm |
Corno destro cm |
3 |
56.6 |
54.8 |
4 |
65.7 |
62.3 |
5 |
73.6 |
71.8 |
6-7 |
83.5 |
85.8 |
Tabella 2: Rapporti fra lunghezza della vagina e lunghezza delle corna uterine (razza Duroc 1997)
Analizzando la tabella è possibile evidenziare che per ogni centimetro di vagina in più, ci sono 8-9 cm di corno uterino in più. In sintesi, lo sviluppo del tratto genitale della scrofetta, quindi l’età, è un aspetto in grado di influenzare favorevolmente sia la pubertà che la risposta dell’ovaio alle gonadotropine. Dobbiamo tenere in grande considerazione questi concetti poiché un ovaio adeguatamente maturo, genera ovuli più vitali che a loro volta produrranno embrioni più vitali, come peraltro avviene in tutte le specie.
Genetica
Indubbiamente le linee iperprolifiche, hanno nell’aumento del numero di nati vivi, uno dei loro punti di forza anche se non è certamente l’unico. Gli incroci iperprolifici moderni sono stati ottenuti, in buona parte, mediante l’impiego di sangue delle razze cinesi che, già a partire dai 120 giorni di vita, manifestano un’attività ormonale ed uno sviluppo dell’apparato genitale, decisamente superiore rispetto alla razza europea della stessa età. Questo è il motivo per cui le genetiche moderne hanno una pubertà più precoce di quanto non accadesse nel passato.
Per le linee europee e americane, la variabilità delle dimensioni dell’apparato genitale e dell’età attesa alla pubertà (entro il 5°-6° mese), dipendono dalla razza e dall’individuo, essendo fortemente influenzate dalla selezione fatta. Nella tabella 3 osserviamo alcune differenze anatomiche, relative all’apparto genitale, tra scrofe Duroc vs un ibrido molto comune quale Large White x Landrace. In particolare vengono valutate le dimensioni del tratto genitale ed il peso delle ovaie a 150-160 giorni di età.
|
|
|
|
Utero |
Ovaio sx |
Ovaio dx |
Razza |
Nr |
Età (gg) |
Vagina (cm) |
Corno sx (cm) |
Corno dx (cm) |
Peso (g) |
Lunghezza (cm) |
Peso (g) |
Lunghezza (cm) |
LWxLD |
100 |
15'-160 |
8.2±0.2 |
57.7±1.9 |
58.0±3.1 |
2.9±0.1 |
2.2±0.1 |
2.9±0.1 |
2.2±0.1 |
Duroc |
128 |
150 |
6.2±2.0 |
38.0±7.1 |
39.0±5.3 |
2.3±0.3 |
2.1±0.1 |
2.2±0.9 |
2.0±0.4 |
Tabella 1: M. Rillo 1998
La differenza di dimensioni dell'utero è di circa 20 cm a favore dell’incrocio LW/LD, mentre non si osservano sostanziali variazioni nelle dimensioni delle ovaie. Alla luce di queste osservazioni, viene facile intuire perché il profilo genetico sia piuttosto determinante sul parametro della prolificità. Nel nostro caso, un ovaio più grande produrrà più ovuli ed un utero più voluminoso conterrà più suinetti.
Continua...
... seconda parte qui
... terza parte qui