Le siringhe sono tra i principali “strumenti” dell’allevatore di maiali, ed in particolare quelle per le vaccinazioni: il mercato ne offre di ogni forma e dimensione, automatiche, ricaricabili, a molla, a dosaggio regolabile o fisso, in plastica, in metallo o miste, ecc…
E l’allevatore è sempre in cerca della siringa perfetta: maneggevole, automatica, leggera, facilmente lavabile, ed una volta individuata, si affeziona, vi rimane fedele per anni, rinunciando a provare anche nuovi modelli.
Con l’entrata in vigore del Piano Nazionale contro la Malattia di Aujeszky del 1997 ed il relativo obbligo di vaccinare tre volte i suini (la prima tra 60 e 90 giorni di vita, la seconda dopo 3-4 settimane dalla prima, la terza a sei mesi di età), sono comparsi sul mercato nuovi modelli di siringhe. |
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Mi riferisco alla siringa presentata nelle foto, interamente in plastica, leggera, automatica, molto pratica, ma… con un difetto particolare: una fragilità strutturale del puntale porta-ago: ogni qualvolta l’ago non viene inserito correttamente, o chiuso male con l’apposita ghiera in plastica, una piccola sollecitazione laterale durante la vaccinazione causa la rottura del puntale. |
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E’ un piccolo pezzetto di plastica ma… non è sostituibile, e la ditta costruttrice ha previsto la sostituzione dell’intero puntale, tra l’altro di un certo costo |
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Ma ora ogni allevatore può dire “basta sprecare tempo e denaro”. Dieci minuti, qualche utensile, il puntale di una vecchia siringa e… voilà: applichiamo un nuovo cono in metallo con l’attacco a baionetta così non si rompe e rende più veloce la sostituzione degli aghi durante le vaccinazioni. |