La pulizia dei corridoi di servizio nella parte posteriore della gabbia della scrofa è molto importante.

L'accumulo di feci, quando queste non vengono opportunamente asportate, contribuisce al mantenimento di un'elevata carica batterica nel perineo dell'animale. L'imbrattamento della vulva può portare ad un'eventuale penetrazione batterica per via ascendente con i relativi disturbi degli organi genito-urinari.
Pensiamo semplicemente a quando si fa l'inseminazione artificiale: l'inserimento del catetere in una vulva troppo sporca può trascinare con sè i microrganismi profondamente in cervice. Questi possono poi raggiungere l'utero e provocare una metrite batterica.

Alcuni allevatori preferiscono lavare con la canna dell'acqua il corridoio di servizio, ma attenzione: l'acqua facilita la moltiplicazione batterica, e se le scrofe sono in calore (quindi con la cervice aperta), gli spruzzi provocati dal lavaggio del pavimento possono penetrare tra le labbra vulvari, ed i batteri raggiungere l'utero attraverso la cervice.

La soluzione proposta da questo raschiatore è molto semplice: uno o due passaggi dell'attrezzo nel corridoio retrostante le gabbie spingono le feci nell'apposita fessura di scarico sulla fossa sottostante.
La forma triangolare è ideale in quanto allontana progressivamente le feci dal corridoio alle fessure laterali. Seguite le immagini ed il video di seguito per una spiegazione più dettagliata.

Se poi per realizzarlo si è ricorsi a materiale di recupero ed alla fantasia, cosa c'è di meglio?

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