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Suinicoltura + Suinicultura

VISTO ED ELABORATO PER VOI DALLE JRP 2015… (by Mario Gherpelli
Dalle Journées de la Recherche Porcine (Giornate della Ricerca Suina – JRP 47a edizione. Autori: Grasland B., Bigault L., Bernard C., Andraud M., Blanchard Y., Rose N.

Premessa del traduttore

Ho scelto questo lavoro per l’attualità che questa malattia virale sta avendo anche nel nostro Paese. Diversi, infatti, i focolai segnalati e diagnosticati in queste settimane nel nord Italia, con danni non trascurabili nelle scrofe e soprattutto nei suinetti sottoscrofa. Vorrei però sottolineare il fatto che la realtà europea, più o meno endemica e con ceppi virali a bassa patogenicità, è clinicamente molto meno grave di quella americana o asiatica di cui leggerete di seguito.
Ho scelto di dividere la pubblicazione dello studio francese in due parti: la prima (questa) dedicata alla situazione epidemiologica nel mondo, la seconda dedicata ai segni clinici della malattia e alle considerazioni su rischio d’introduzione e misure di controllo ipotizzate per la Francia.

Introduzione

La Diarrea Epidemica Suina (Porcine Epidemic Diarrhea – PED) è stata descritta per la prima volta in Inghilterra nel 1971 (Oldman, 1972). Si manifesta con diarrea molto liquida e vomito nei suinetti ma anche negli animali all’ingrasso e nei riproduttori. I maggiori danni economici vengono dall’aumento della mortalità dei suinetti sottoscrofa. Presenta un quadro clinico simile alla TGE (Gastro-Enterite Trasmissibile), avendo in comune con questa un’eziologia virale correlata (alpha-coronavirus), anche se si tratta di due virus distinti. Il virus responsabile della PED è stato identificato nel 1978, denominato CV777 e a tutt’oggi considerato come il ceppo europeo di riferimento.

Situazione epidemiologica

1. In America

A parte qualche caso sporadico descritto in Canada negli anni ’80 del 1900, gli Stati Uniti e l’America latina sono rimasti indenni dalla PED fino al 2013.
A fine aprile 2013, i primi casi di PED sono stati descritti nello stato dell’Iowa, con tassi di mortalità dei suinetti sottoscrofa compresi tra il 95 e il 100% (Stevenson et al, 2013). Ad Agosto 2014 (epoca di stesura di questa ricerca, NdT) l’epizoozia era ancora in corso, con nuovi casi diagnosticati ogni settimana. Ben 32 stati e oltre 8.300 allevamenti sono stati colpiti, provocando la morte di oltre 8 milioni di suini.
Attualmente, due differenti ceppi virali circolano negli USA. Il primo (genogruppo 1) è stato identificato nei primi focolai del 2013 ed è estremamente virulento nei confronti dei suinetti sottoscrofa. Il secondo (genogruppo 2) è stato identificato in seguito, determina casi clinici meno gravi in sala parto e colpisce soprattutto animali adulti. I primi ceppi isolati e appartenenti al genogruppo 1 USA hanno mostrato il 99,5% di omologia con un ceppo isolato in Cina nel 2012 nel corso di gravi casi clinici di PED.
L’epizoozia si è propagata al Canada nel febbraio 2014, colpendo soprattutto lo stato dell’Ontario. Ha raggiunto anche il Messico, la Colombia e il Perù. Argentina, Uruguay e Brasile (primo produttore di suini dell’America del Sud), al momento della stesura di questa nota, risultano ancora indenni dalla PED.

2. In Asia

In Cina la PED era probabilmente presente in forma enzootica prima del 2010, ma una forma più grave a carattere epizootico fece la sua comparsa verso la fine del 2010/inizio del 2011, malgrado l’utilizzo corrente di un vaccino attenuato (basato però sul ceppo europeo CV777). Le indagini virologiche hanno stabilito che i casi gravi di PED, emersi soprattutto nel 2011, sono stati provocati da ceppi del genogruppo 1, nonostante continuino a circolare anche ceppi meno patogeni del genogruppo 2.
Dopo sette anni di assenza, la malattia è ricomparsa in Giappone nell’ottobre 2013, colpendo oltre 800 allevamenti e provocando la morte di circa 371.000 suini. Dall’aprile 2014 l’incidenza sembra essere in netta diminuzione. I ceppi virali isolati sono molto simili geneticamente a quelli ad alta virulenza del genogruppo 1 responsabili dei casi gravi in Cina e negli USA.
La malattia è presente anche in altri paesi asiatici, in particolare Corea del Sud e Vietnam.

3. In Europa

Come accennato all’inizio, la PED è stata descritta per la prima volta in Inghilterra nel 1971, diffondendosi poi a numerosi altri paesi europei. Nel corso degli anni 1980, varie indagini sierologiche hanno dimostrato una larga diffusione del virus-PED in molti stati europei.
A partire dal decennio successivo (gli anni ’90), la presenza del virus ha cominciato a declinare, con qualche caso sporadico segnalato verso la fine degli anni ’90.
Dobbiamo così aspettare il 2005 (maggio) per osservare la prima forma epizootica di PED in Europa, descritta nell’Italia del Nord (pianura Padana), della durata di circa un anno (ultimi casi giugno 2006). Gli allevamenti colpiti furono 63, sia a ciclo chiuso che esclusivamente da ingrasso, con tassi di mortalità variabili, il più grave dei quali toccò il 34% (Martelli et al., 2008). Il carattere epizootico del focolaio suggeriva che il livello immunitario nella popolazione suina si fosse drasticamente ridotto, in presenza di una ridotta circolazione virale. Di nuovo, tra il 2008 e il 2014 si registrarono in Italia altri 73 casi in 60 allevamenti (Sozzi et al., 2014). I ceppi virali coinvolti in questo ultimo focolaio sono molto vicini geneticamente a quelli del genogruppo 2 USA, considerati, come abbiamo visto, a basso potere patogeno.
In Francia, in assenza di casi clinici, è stata condotta una ricerca degli anticorpi anti virus-PED su sieri di scrofe e la sieroprevalenza a livello individuale è risultata essere del 3,6%.
In Germania sono stati descritti casi di PED in allevamenti da ingrasso all’inizio dell’estate 2014, causati da ceppi simili a quelli meno virulenti isolati negli USA (genogruppo 2).

Riferimenti bibliografici

  1. Oldman, J. (1972). Letter to the editor. Pig Farming Supplement Oct, 72-73.
  2. Stevenson, G.W et al. (2013). Emergence of Porcine epidemic diarrhea virus in the United States: clinical signs, lesions and viral genomic sequences. J Vet Diagn Invest 25, 649-654.
  3. Martelli, P. et al. (2008). Epidemic of diarrhea caused by porcine epidemic diarrhea virus in Italy. Veterinary Record 162, 307-310.
  4. Sozzi, E. et al. (2014). Diagnosis and investigations on porcine epidemic diarrhea (PED) in north Italy. In: 8th Annual meeting of Epizone, Copenhague, Danemark, 23-24/09/2014