VISTO ED ELABORATO PER VOI DALLE JRP 2015… (by Mario Gherpelli)
Dalle Journées de la Recherche Porcine (Giornate della Ricerca Suina – JRP 47a edizione. Autori: Fablet C., Pol F., Dorenlor V., Eono F., Eveno E., Mahe S., Peurois F.-X., Bourry O., Rose N.
Introduzione
Dopo la sua comparsa alla fine degli anni ’80 del secolo scorso, la PRRS è divenuta enzootica in molte aree ad elevata densità suinicola. Dato il suo impatto sull’equilibrio sanitario sia nelle fasi di accrescimento-ingrasso che nel settore riproduttivo, il controllo del virus responsabile (PRRSv) è uno dei punti chiave dell’epidemiologia di campo in molti allevamenti.
Il prelievo di sangue è, in vivo, il metodo di elezione più utilizzato a fini diagnostici. Ciononostante, il prelievo di sangue nel suino rimane un metodo costoso in termini di risorse umane (almeno due persone interessate) e invasivo per lo stress-dolore causato dal contenimento degli animali. Un’alternativa promettente al prelievo di sangue sembra essere il prelievo di fluidi orali (FO, saliva).
Gli obiettivi di questo studio sono: 1- valutare la fattibilità del prelievo di saliva sia a livello individuale che di gruppo nei suini all’ingrasso; 2- testare l’attendibilità di un test ELISA, impiegato sia su saliva che su siero, per l’evidenziazione degli anticorpi prodotti dopo contatto con il PRRSv.
Materiali e metodi
Lo studio è stato realizzato in 10 allevamenti bretoni infetti da PRRSv in cui i suini all’ingrasso non erano vaccinati verso questa malattia. In ciascun allevamento, i prelievi sono stati eseguiti su due bande di suini allevati su grigliato integrale, a 16 e 22 settimane di età. Per ciascuna banda sono stati tirati a sorte tre box da sottoporre a prelievo. Su tutti i suini selezionati sono stati eseguiti prelievi individuali sia di sangue che di saliva, utilizzando un supporto masticabile (Sodibox, Nevez, Francia) manovrato con una pinza. I tempi di prelievo sono stati cronometrati. Inoltre, un dispositivo masticabile in cotone (Calipro, Lamballe, Francia) è stato utilizzato per il prelievo collettivo, in ragione di 1 ogni 15 capi. Il tempo di esposizione del supporto nei box è stato di 45 minuti. Una volta prelevati, i supporti sono stati spremuti manualmente e la saliva è stata raccolta in tubi sterili, conservati a temperatura di refrigerazione fino al momento dell’analisi di laboratorio. Gli anticorpi anti-PRRSv sono stati ricercati mediante test ELISA adattati a ciascuna delle due matrici utilizzate (PRRS X3 per il siero e PRRS Oral Fluid per la saliva, IDEXX, France).
Risultati
In totale sono stati prelevati 834 suini presenti in 10 allevamenti, alloggiati in 59 box di ingrasso.
Il tempo medio impiegato da una persona per il prelievo di saliva individuale è stato di 2 minuti e 18 secondi (σ=1min40sec). Nell’80% dei casi il prelievo individuale è durato meno di 3 minuti. In media, sono stati prelevati 3,5 ml di fluidi orali/capo (σ=1,5ml).
Il prelievo di sangue individuale, dalla cattura/contenimento dell’animale alla sua conclusione, ha invece richiesto 1 minuto e 5 secondi (σ=47 sec) ma con l’impiego di due operatori.
Nel corso dei 45 minuti di esposizione del supporto masticabile collettivo, l’80,6% dei suini in media è venuto almeno una volta a masticare il supporto. Gli animali hanno masticato il supporto in media per 13min e 51sec (σ=8min 05sec).
A livello individuale, il 75,9% dei prelievi ematici è risultato positivo al test ELISA per PRRSv, contro il 76,2% dei prelievi salivari testati sempre con test ELISA adattato ai fluidi orali. Qualunque fosse il modello statistico utilizzato nello studio, la sensibilità del test ELISA–Fluidi Orali è simile a quella del classico test ELISA-Siero, mentre la specificità del test ELISA-FO è risultata inferiore a quella del test ELISA-Siero, anche se i risultati si riallineano con un intervallo di attendibilità del 95%.
Conclusioni
I risultati di questo studio mostrano innanzitutto che il prelievo di fluidi orali nei suini all’ingrasso in condizioni di allevamento è facilmente praticabile, sia a livello individuale che di gruppo. Inoltre, risulta essere più rispettoso per il benessere dell’animale e meno impegnativo dal punto di vista delle risorse umane impiegate rispetto al classico prelievo di sangue.
Per quanto riguarda i dati di laboratorio, i risultati ottenuti dal confronto tra test Elisa-siero e test ELISA-Fluidi Orali (FO) per la ricerca di anticorpi anti-PRRSv, a livello individuale dimostrano lo stesso grado di sensibilità e una specificità solo leggermente inferiore per il test ELISA-FO, mentre a livello di screening di gruppo i risultati sono del tutto comparabili.