(dott. ssa Sabrina Zamboni)
La morsicatura è un fenomeno molto conosciuto negli allevamenti suinicoli intensivi. Si tratta di un’anomalia comportamentale che può iniziare con una semplice suzione della coda e/o dell’orecchio di un compagno, per poi divergere in aggressioni violente in grado di determinare ferite cutanee e amputazioni di parte della regione. L’eziologia è multifattoriale, ovvero determinata dalla presenza di più fattori, quali ad esempio:
· Scarse condizioni ambientali;
· Scarse condizioni sanitarie;
· Alimentazione non adeguata;
· Genetica.
Questi stessi elementi, presi singolarmente o sommati tra loro, generano nervosismo e stress e tutto ciò che stressa determina alterazioni comportamentali.
Quello che sapevamo meno era che anche il baliaggio potesse in un qualche modo essere una fonte importante di stress, sebbene potessimo immaginarlo. Ciò è stato confermato da uno studio (Julia A. et al. 2018) svolto in Irlanda e mirato ad individuare gli effetti del cross-fostering, ossia l’adozione parziale. I risultati hanno infatti riportato come l’utilizzo della pratica in questione abbia influito negativamente sul benessere degli animali durante le fasi del ciclo produttivo. Il rimescolamento e la conseguente presenza di suini sconosciuti nella stessa covata sconvolge la stabilità del gruppo sociale, aumentando i livelli di stress negli animali. Perciò i suini sottoposti a queste nuove condizioni hanno riportato delle modifiche nei loro comportamenti, proprio come la morsicatura, soprattutto nei confronti della coda.
Attenzione però a un fatto! non bisogna confondere episodi di morsicatura dovuti a stress e problemi comportamentali con normali manifestazioni di consolidamento della gerarchia di branco, comportamento in questo caso normale ed innato nell’animale. Infatti, quando i suinetti sono molto giovani, solitamente entro i 20 gg di età si affrontano per stabilire una scala gerarchica e l’accesso ai capezzoli della madre. Gli episodi in questo caso sono limitati ad un arco di tempo molto breve, meno di cinque minuti, e il conflitto termina una volta stabilito l’ordine dei capezzoli. In questa circostanza le lesioni risultano lievi e presentano una guarigione molto rapida.
Figura 1: Episodi di combattimento tra suinetti
Nello studio citato, a supporto della tesi per cui lo stress è la causa principale a stimolare il suino a morsicare, viene mostrato un grafico (figura sotto) che evidenzia come, al passaggio di ciascuna fase di produzione, cambi la composizione del gruppo e come la percentuale di suini con lesioni rifletta tali cambiamenti. Alla fine del primo stadio di svezzamento i suini con lesioni corporee rappresentano all’incirca il 50% dei soggetti presenti. Successivamente, alla fine del secondo stadio, i suini morsicati hanno raggiungono il 66% ed infine durante la fase di ingrasso il numero di suini con lesioni diminuisce, raggiungendo una percentuale pari al 45%.
Nei primi stadi dello svezzamento i suini sono stati rimescolati più volte per cui è probabile che gli stessi abbiano combattuto per stabilire una nuova gerarchia di dominanza e questo spiega l'aumento della percentuale di soggetti con lesioni. Durante la fase di ingrasso, invece, gli animali sono rimasti gli stessi così non è stato necessario il “combattimento” per stabilire nuove gerarchie tra loro e, di conseguenza, ha permesso una riduzione della percentuale di suini con lesioni, alcune delle quali hanno anche avuto il tempo necessario di guarire.
Figura 2: I grafici rappresentano rispettivamente la percentuale di suini in corrispondenza allo stadio di produzione e alla presenza di lesioni del corpo, dell’orecchio e della coda. Gli animali sottoposti allo studio sono 124 e derivano da un lotto di 1.016 suini nati vivi, i quali sono stati seguiti dalla nascita fino alla macellazione. L'indice OR (Odd Ratio rappresenta il rapporto tra la frequenza con la quale un evento si verifica in un gruppo di pazienti e la frequenza con la quale lo stesso evento si verifica in un gruppo di pazienti di controllo) e intervallo di confidenza al 95% (IC) per le lesioni del corpo, dell'orecchio e della coda in ogni diverso stadio di produzione.
Anche in termini economici risulta essere molto importante la prevenzione di questo tipo di atteggiamento. Soprattutto la lesione della coda, se non controllata, può sfociare in mieliti ovvero infiammazioni della colonna vertebrale. La formazione di ascessi interni o esterni, determinata dalla morsicatura della coda, vanno a premere sulla colonna vertebrale e sui tessuti nervosi portandolo così alla perditadella motilità degli arti posteriori. L’animale in queste condizioni non può essere caricato neppure come scarto ed il suo destino è purtroppo quello di essere abbattuto direttamente in azienda.
Nel contesto dello studio in oggetto, risulta interessante osservare come anche una pratica zootecnica così comune, come quella dei baliaggi, possa essere in un qualche modo correlata con la morsicatura. Questo studio ci porta a rifletere che, la già percorsa strada della riduzione dei trasferimenti per motivi sanitari, sia davvero la via da perseguire per il futuro. Questo implicherà delle importanti modifiche di management costringendo le maestranze della sala parto a ragionare in modo alternativo per prevenire la formazione degli scarti e per gestire i soprannumerari.
(Julia A. Calderon Díaz, Edgar García Manzanilla, Alessia Diana and Laura A. Boyle. (2018) “Cross-Fostering Implications for Pig Mortality, Welfare and Performance “, in: Frontiers in Veterinary Science. Vol: 5. Article 123, pp.7.)