(Dott. Francesco Tonon)
Negli anni ’90, la ditta Lusetti (vedi nota a piè pagina), aveva ideato un sistema per poter convertire un pavimento pieno in fessurato laddove non era possibile ricavare una fossa con le relative piastre di fessurato soprastanti.
In sintesi: venivano posizionati dei mattoncini in cemento, appositamente sagomati. La sagomatura rendeva possibile l’inserimento di un tubo in plastica aperto, tra due file di mattoni. Alla fine della posa, si veniva a formare un pavimento fessurato, con al di sotto delle fessure un canale (tubo plasticato) che consentiva alle feci di essere veicolate verso il collettore mediante il ricircolo della frazione liquida del liquame, o dell’acqua uscita dal (eventuale) depuratore.
Schema del sistema "Lusetti"
Esempio reale di pavimento fessurato "Lusetti": i suini sono puliti e non manifestano lesioni ai piedi
In campo si possono ritrovare due differenti tipologie di larghezza del travetto: 140 e 170 mm, mentre le fessure sono più larghe del fessurato tradizionale, ed oscillano, a seconda dell’usura, dai 23 ai 25 mm.
Purtroppo, nelle ispezioni ufficiali da parte dell’Autorità Sanitaria, viene segnalata una non conformità a motivo proprio della larghezza delle fessure rispetto alla normativa.
La normativa sul benessere suino (122/2011) all’art. 3/C riporta le seguenti indicazioni, a seconda del peso degli animali:
c) le pavimentazioni devono essere conformi ai seguenti requisiti:
1) per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe gravide una parte della superficie di cui alla lettera b), pari ad almeno 0,95 mq per scrofetta e ad almeno 1,3 mq per scrofa, deve essere costituita da pavimento pieno continuo riservato per non oltre il 15 per cento alle aperture di scarico;
2) qualora si utilizzano pavimenti fessurati in calcestruzzo per suini allevati in gruppo:
2.1) l'ampiezza massima delle aperture deve essere di:
2.1.1) 11 mm per i lattonzoli;
2.1.2) 14 mm per i suinetti;
2.1.3) 18 mm per i suini all'ingrasso;
2.1.4) 20 mm per le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe;
2.2) l'ampiezza minima dei travetti deve essere di:
2.2.1) 50 mm per i lattonzoli e i suinetti;
2.2.2) 80 mm per i suini all'ingrasso, le scrofette dopo la fecondazione e le scrofe.
Tuttavia, in data 12/12/2012, poco prima dell’entrata in vigore della normativa (01/01/2013), il ministero della salute emanava la circolare 0022766-P nella quale “allargava le maglie” della normativa, consentendo un fessurato con aperture fino a 20 mm, con la tolleranza +/- 3 mm: in definitiva, un fessurato con un travetto da 80 mm ed una fessura di 23 mm veniva considerato conforme, vista la prerogativa italiana della macellazione del suino pesante, che veniva paragonato al peso di una scrofetta, per la quale è prevista, per l’appunto, una fessura da 20 mm (+/- 3 mm).
Ne consegue che, a rigor di normativa, la pavimentazione in questione, con fessure > 23 mm, è considerata non conforme.
Ma… invito il lettore a riflettere sul punto principale della questione: la normativa riguarda il benessere… Siamo sicuri che questo tipo di pavimento provochi “malessere” in particolare ai piedi degli animali?
Per dare una risposta a questo dubbio, l’unica soluzione è quella di “guardare gli animali” ed i loro piedi, e per fare questo non c’è miglior soluzione che andare al macello: se le eventuali lesioni rilevate ai piedi sono simili a quelle riscontrate sugli animali allevati su altri tipi di pavimentazione (fessurato totale o parziale, pavimento pieno, ecc…) se ne deduce che gli animali non sono danneggiati da una fessura di 24-25 mm, anche se non conforme alla normativa.
Lo scrivente ha già effettuato qualche punteggiatura dei piedi al macello su animali allevati su questo tipo di fessurato, ed il risultato è stato che… non ci sono lesioni.
Perché, allora, il legislatore ha imposto una misura massima di 23 mm?
Perché il veterinario pubblico durante le ispezioni si sofferma quasi esclusivamente sulla “fessura” e la sua dimensione, tralasciando spesso l’analisi del reale benessere?
Per cercare di dare una risposta a questa domanda, è necessario focalizzare l’attenzione sulla normativa, che giustamente indica delle misure “massime” per le fessure, ma anche “minime” per il travetto.
Il legislatore afferma che una fessura di 18 mmm ed un travetto di 80 mm (quindi con una percentuale di aperture del 18,3%) garantiscono il benessere dei piedi degli animali.
Nel caso della pavimentazione in questione abbiamo un travetto da 140 o 170 mm ed una fessura da 24-25 mm: qual è il rapporto vuoto/pieno? Vogliamo fare qualche confronto?
Travetto mm |
Fessura mm |
Superficie vuota % |
80 |
18 |
18.3 |
80 |
23 |
22.3 |
100 |
23 |
18.7 |
140* |
23 |
14.1 |
140* |
25 |
15.1 |
170* |
23 |
11.9 |
170* |
25 |
12.8 |
*Pavimenti "Lusetti"
Dalla tabella appare chiaro come il miglior rapporto vuoto/pieno sia a favore di questo tipo di fessurato: minore è la percentuale di superficie vuota nel pavimento, minore è la probabilità che l’animale riporti lesioni: tutto questo grazie all’ampiezza del travetto!
Ecco il motivo per cui la punteggiatura dei piedi al macello in questo è ottima.
Nel caso quindi che il controllore riscontri una fessura non conforme, dovrebbe prendere in considerazione “il benessere dei piedi” (è un veterinario!), non la sterile lettura di un calibro.
Si auspica che l’argomento venga affrontato a livello centrale, con una serena e costruttiva analisi dei dati, sempre con l’attenzione rivolta al reale benessere dei suini, che è ciò che in definitiva è più importante.
Punteggiatura dei piedi al macello in animali allevati su pavimento “Lusetti”
(questa stessa scheda è stata inoltrata anche al centro referenza benessere animale
Aggiornamento 11/10/2022: la ditta Alleviamo srl ci informa di essere licenziataria dell'attuale "Sistema Lusetti". Per altre informazioni, questo è il link al loro sito: http://www.alleviamo.it/