Durante la fase di scelta della scrofa di balia, sia nel caso di una semplice adozione parziale (cross fostering), sia nel più complicato svezzamento a balzi, oppure nella scelta della balia dei sottopeso, la valutazione delle condizioni dei capezzoli ha un ruolo fondamentale. Non riteniamo ragionevole assegnare ad una scrofa di balia un numero di suinetti solo in base al numero di mammelle disponibili. Certo questo è il requisito più immediato, ma non è certamente l’unico. |
Non possiamo trascurare, ad esempio, le caratteristiche fisiche del capezzolo da cui dipendono sia la corretta prensione da parte del suinetto che, conseguentemente, la giusta erogazione del latte. Un esempio tipico di questa situazione è riportato nel presente caso che definiremmo abbastanza difficile da evidenziare in campo. |
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In effetti ad una prima valutazione della mammella, tutto sembra in ordine, solo ad una attenta palpazione di ciascun quarto è possibile individuarne uno "difettoso".
Come si vede nell’immagine a lato, eseguendo una spremitura del capezzolo, è possibile notare un fenomeno di retrazione dello stesso verso l’interno della ghiandola, tutt’altro che rassicurante. Il fenomeno, causato probabilmente da una lesione |
cicatriziale cronica delle strutture annesse alla ghiandola mammaria, impedisce la corretta prensione del capezzolo da parte del suinetto. Questo fatto rende inutilizzabile il quarto colpito dalla lesione che, anche se in grado di secernere latte, non viene munto adeguatamente con tutte le conseguenze che questo comporta. |