Dopo aver munto il colostro si pone il problema della sua somministrazione. In effetti ci sono diverse vie percorribili dalla siringa senza ago, al biberon fatto in casa. Tuttavia riteniamo che la cannula endo-esofagea possa essere la soluzione migliore. Questo perché uno dei problemi maggiori risiede nel fatto che, i pazienti che richiedono questo tipo di intervento hanno il riflesso della deglutizione che spesso è un “optional”. Siringa per colostratura
Pertanto l’ingestione del colostro deve essere forzata, quindi cosa di meglio di un tubino in plastica morbida che, adeguatamente introdotto nell’esofago, permette di superare il primo tratto della bocca, vediamo come.
Dopo aver collegato la siringa carica di colostro al catetere, posizionare il suinetto con la bocca aperta e la testa reclinata all’indietro. Il segreto dell’operazione, è quello di fare scivolare il catetere contro il palato del suinetto, fino ad arrivare in gola.

 

Procedendo in questo modo è quasi impossibile entrare in trachea. Già perché l’unico inconveniente veramente serio che si può verificare, è quello di “sbagliare strada”. In effetti entrare in trachea piuttosto che nell’esofago potrebbe portare, una volta introdotto il latte, a quella che viene definita polmonite ab ingestis, quindi a morte il suinetto. Il rischio è tuttavia veramente minimo soprattutto seguendo, l’indicazione sopra riportata. Altri indizi molto importanti sono quelli del timbro di voce, che cambia decisamente se si imbocca la trachea, e il riflesso della deglutizione che, quando presente, è decisivo.
Somministrazione forzata di colostro La colostratura dei suinetti, pur essendo una pratica abbastanza semplice, richiede tempo e attenzione. Per questo motivo la consigliamo su una ristretta popolazione di suinetti neonati, spesso i più bisognosi, come ad esempio i sottopeso. A tale riguardo i risultati migliori si ottengono quando questi soggetti vengono raggruppati sotto una scrofa, adatta per mammella e dimensioni dei capezzoli.
Sotto questa madre, la balia dei piccoli per l'appunto, risulta certamente molto agevole intervenire proprio perché i suinetti sono raggruppati e quindi più facili da trattare rispetto alla situazione in cui fossero dispersi sotto diverse scrofe.