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Suinicoltura + Suinicultura

Molta parte della bibliografia è concorde nel ritenere che il trasferimento/adozione dei suinetti neonati avvenga non prima delle 6, meglio delle 12 ore dal parto, questo per consentire un adeguato periodo di assunzione del colostro ritenuto fondamentale per l’immunità presente e futura del suinetto. Sembrerebbe altrettanto importante però, non superare le 48 ore dal parto, poiché oltre questo periodo il suinetto ha sviluppato la fidelizzazione al capezzolo. Si tratta di un comportamento del neonato già studiato e conosciuto dalla metà degli anni settanta. Questo prevede che il suinetto vada ad assumere il latte dallo stesso capezzolo fino alla fine della lattazione (vedi video). Ancora una volta la natura è intervenuta per “calmare le cose”, in effetti questo comportamento viene considerato vantaggioso per il suinetto poiché va a ridurre in maniera drastica le competizioni alla mammella durante tutto il periodo della lattazione.
È come conseguenza della fidelizzazione del capezzolo che bisognerebbe scoraggiare l’adozione parziale o cross fostering tardivo, cioè l’abitudine, alquanto diffusa, di togliere un suinetto piccolo da una covata di grossi, per metterlo in una covata di piccoli togliendo da questa il grosso (anche viceversa). È anche vero che questa pratica si rivela talvolta vincente, ma quando fallisce dobbiamo sapere che la causa è probabilmente da ricercare nel fatto che il neotrasferito compete per lo stesso capezzolo al quale era fidelizzato precedentemente che, con ogni probabilità, non è quello libero della nuova scrofa.
In alternativa a questa metodica di adozione, preferiamo consigliare l’adozione di conservazione o la balia dei recuperi.