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Suinicoltura + Suinicultura

Allattamento frazioneato nel nido Appartiene ai baliaggi così definiti precoci. È certamente molto antico, poiché non richiede altre scrofe di balia, quindi veniva praticata abitualmente nella suinicoltura non intensiva quando il parto era un evento piuttosto isolato. Questo le ha permesso di guadagnarsi l’appellativo di “Sistema del nonno” o, meno profanamente, adozione d’attesa.

 Infatti se al momento del parto, con covate numerose (oltre i 15 nati), non si dispone di scrofe di balia, cui adottare i soprannumerari, questa metodica può risultare davvero utile.

Il principio fondamentale su cui si basa è quello secondo cui i suinetti più grossi alla nascita, sono quelli che hanno più probabilità di sopravvivere. Pertanto isolarli nel nido, od in un canestro ben riscaldati, può permettere agli altri più piccoli di accedere indisturbati alla mammella della scrofa. In questo modo possiamo guadagnare tempo prezioso in attesa che partoriscano altre scrofe che potrebbero, qualora con parti non troppo prolifici, ricevere i soprannumerari del parto incriminato.

L’isolamento dei suinetti più grossi potrà essere effettuato per circa due ore consecutive, quindi dovranno essere riposizionati all’interno della covata. 

Allattamento frazionato con canestro L’operazione potrà essere condotta anche due o tre volte al giorno e per più giorni consecutivi. Il primo obiettivo di questa tecnica è quello di permettere una maggiore sopravvivenza dei suinetti neonati all’interno di covate numerose, quindi una migliore uniformità dato che i più piccoli potranno raggiungere i più grossi, vista la maggior frequenza di accessi alla mammella.