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Questa tecnica di adozione è, con ogni probabilità, quella più applicata in tutti gli allevamenti di suini del mondo.
È tanto intuitiva, quanto fondamentale.
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Solitamente eseguita il giorno stesso del parto, si contraddistingue per il trasferimento dei suinetti di taglie differenti, in covate di dimensioni analoghe. Questo permette di uniformare per taglia e per peso i suinetti sotto ciascuna scrofa evitando così la formazione, almeno già dalla partenza, di disparità all’interno di una stessa covata.
È da tenere presente che i suinetti trasferiti dovrebbero essere di taglia superiore/inferiore al 20% della media della taglia degli altri suinetti della covata. Questo per permettere una più regolare competizione in occasione della formazione della gerarchia. È bene poi che i suinetti da trasferire abbiano assunto per circa 6 ore il colostro della propria madre, così da avere soddisfatti almeno i fabbisogni immunitari (80g di colostro/kg PV del neonato). Inoltre la tecnica può prestare il fianco a problemi di accettazione da parte della madre verso i nuovi adottati, qualora il trasferimento degli stessi venisse eseguito oltre le 48 ore dal parto, epoca dalla quale si consolidano la gerarchia, ma soprattutto le fidelizzazione al capezzolo all’interno della covata.